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ENOGRAFIA ITALIANA
VENETO
Database delle Cantine


Vino veneto
Unione Consorzi Vini Veneti
Consorzio Tutela Vini Soave
Consorzio Vino Bardolino
Strada del Valpolicella
Strada del Bardolino
Strada del Soave
      Il Veneto ha oggi il primato della maggior produzione di vini DOC, nonostante questa sia appena 1/3 del totale regionale. Questi vini DOC giocano più sulla quantità che sulla qualità, nonostante la controtendenza nazionale. La regione si può riassumere in tre grandi aree:
  • VERONESE a ridosso del Lago Di Garda;
  • SOAVE, COLLI BERICI e COLLI EUGANEI tra Vicenza, Padova e Rovigo;
  • TREVIGIANO e PIAVE al confine con il Friuli.
      I vini del Garda veronese risentono dell’influsso del lago poiché il clima è mitigato dalla presenza dell’acqua e sembra di essere in Toscana (presenza di limoni, ulivi, ecc.) invece che a ridosso delle montagne trentine. La provincia di Verona è caratterizzata principalmente dalla DOC BARDOLINO, con tutta una tipologia di vini che ben si sposa con la gastronomia del lago.
      Il BARDOLINO SUPERIORE, nonostante la concorrenza di altri vini di pregio e merito, ha ottenuto nel 2001 la DOCG. Il BARDOLINO è prodotto con vitigni tipici di queste zone, ma in particolare sono presenti 3 vitigni autoctoni, in ordine di importanza e di percentuale di uvaggio:
  • CORVINA, che dà struttura con la sua buccia ed è una sorta di cugina del Teroldego e del Lagrein
  • RONDINELLA, dà colore
  • MOLINARA, porta con sé il bagaglio di lieviti necessari alla fermentazione. La principale caratteristica della molinara è infatti la notevole presenza di pruina, ed è analoga per caratteristiche e utilizzo al Pinot Meunier, visto che le sue bacche paiono infarinate.
      Spostandoci leggermente ad Est troviamo ancora questi tre vitigni nella DOC VALPOLICELLA: i vini di questa DOC hanno subìto un’altalena di consumi dovuta a caratteristiche che non li vogliono leggeri come il Bardolino né particolarmente strutturati, ma la versione di maggior successo è senza dubbio l’AMARONE DELLA VALPOLICELLA. Questo vino è una sorta di vinificazione prolungata (45-50gg) del RECIOTO (30gg), la versione dolce ottenuta con i vitigni autoctoni del Veronese. Si chiama Recioto perché si utilizzano i lati del grappolo, in veneto «recie», quelli più esposti al sole e quindi più maturi messi ad appassire su graticci (che in zona si chiamano arelle) in locali molto areati. La fermentazione trasforma una quantità maggiore di zuccheri in alcol e da qui si hanno le caratteristiche dell’Amarone che ha sempre un residuo zuccherino ma certamente una nota secca con gradazioni mai al di sotto del 14% fino ad arrivare all’Amarone di Romano Dal Forno del ’95 con un 17,5% naturale.
      Come per lo Sfurzat della Valtellina (Lombardia) anche per l’Amarone ci sono state iniziali difficoltà di commercializzazione, a causa della forte gradazione alcolica che ne complica l’abbinamento con le pietanze, tant’è che i produttori hanno anche provveduto ad imbottigliare la versione da 375ml.
      Merita una menzione anche il cosiddetto "Valpolicella di Ripasso". Consiste nel Valpolicella base che verso febbraio-marzo, quando si pigiano le uve dell'Amarone e del Recioto, viene "ripassato" sulle vinacce dei due vini ed estrae il colore e un leggero residuo zuccherino dando una morbidezza ed una bevibilità maggiori. Alcuni produttori riportano la tecnica del ripasso in etichetta, uno fra tutti Masi con il suo Campofiorin che nel 2004 ha festeggiato le 40 vendemmie. Una cosa analoga succede anche in Toscana con il Chianti e quello che viene definito "governo alla Toscana".       Come curiosità va detto che il termine VALPOLICELLA derivi da «poli-cella», cioè «tante cantine», perché anche anticamente c’era molta produzione di vino.
      Questa DOC in tutte le sue versioni va anche sotto il nome della valle vicina, la VALPANTENA.       Ancora più a Est si arriva alla DOC SOAVE. Oltre al TREBBIANO DI SOAVE, al PINOT BIANCO ed allo CHARDONNAY il vitigno che caratterizza maggiormente la DOC è la GARGANEGA, che ha delle buone capacità (reagisce bene all’uso della barrique) e dà vita a vini interessanti sia nella versione in purezza che inserito in altri uvaggi (es: Pieropan, Inama, Gini,...).
      La DOC SOAVE è la DOC bianca italiana più imbottigliata, così come la VALPOLICELLA è la seconda DOC rossa maggiormente esportata, dopo il Chianti.       In questo territorio troviamo anche la DOCG RECIOTO DI SOAVE, dove con gli stessi vitigni della DOC si fa un vino bianco passito dolce nella versione Recioto.
Di recente assegnazione è anche la DOCG SOAVE SUPERIORE, sempre con gli stessi vitigni della DOC ma con una gradazione alcolica superiore.
      Prima di Vicenza c’è la DOC GAMBELLARA dove si producono il RECIOTO DI GAMBELLARA ed il VIN SANTO DI GAMBELLARA sempre con uva GARGANEGA. La curiosità di Gambellara è che più della metà del paese è occupato e si fonda sull’indotto di un’unica azienda, la Zonin, che produce più di 40 milioni di bottiglie all’anno. La Zonin ha da tempo accresciuto qualitativamente la propria produzione acquisendo altre aziende vinicole nelle migliori regioni d’Italia (Piemonte, Toscana, Sicilia,...).
      Più a Nord c’è la DOC BREGANZE intorno a Bassano Del Grappa, legata particolarmente alla produzione del passito dolce TORCOLATO, un vino ottenuto principalmente da grappoli di uva VESPAIOLO che non appassiscono su graticci ma vengono attorcigliate attorno a un palo (da qui la dizione torcolato). Il produttore Maculàn utilizza acini attaccati da muffa nobile per produrre un vino che si chiama Acininobili.
      Si arriva poi ai COLLI BERICI a sud di Vicenza con la particolarità del TOCAI ROSSO ed ai COLLI EUGANEI dove si nota l’introduzione dei vitigni internazionali. Tipico di questa zona è anche il MOSCATO FIOR D’ARANCIO nelle versioni spumante e passito, con uva MOSCATO GIALLO, ed il SERPRINO, sinonimo di PROSECCO.
      Andando più a nord verso le colline Trevigiane si giunge proprio nella patria del PROSECCO. La DOC prende il nome di CONEGLIANO oppure VALDOBBIADENE oppure CONEGLIANO-VALDOBBIADENE (la modifica alla denominazione è recente, in precedenza insieme al nome della DOC c’era la dizione "PROSECCO DI ...").
Il PROSECCO è un vitigno sul quale si equivoca spesso, in quanto non è né uno spumante né un vino esclusivamente secco. In etichetta troviamo la dizione «Prosecco» poiché nell’uvaggio per legge c’è almeno l’85% di questo vitigno al quale spesso si associa un’uva affine, il VERDISO. Il vino è di facile bevibilità e di assoluto disimpegno, il più delle volte spumantizzato con il metodo Charmat ma si trova anche in versione tranquilla per un consumo locale (alcol 10-10,5%).
      La decantazione o scaraffatura è una tradizione veneta dovuta al fatto che il vino subisce una piccola rifermentazione mentre è in bottiglia e il lievito forma le fecce. La locuzione "un’ombra di vino" è tipicamente veneziana perché il vino veniva venduto sui carretti in Piazza S.Marco e i commercianti si spostavano all’interno della piazza per restare all’ombra del campanile.
      All’interno di questa doc esiste la SOTTOZONA SUPERIORE DI CARTIZZE, una zona molto più vocata dove esce un prosecco con maggior residuo zuccherino. Qualcuno produce il brut, c’è anche dry ma la versione più diffusa è l’extra-dry. E’ più abboccato rispetto ad un normale prosecco e può essere tranquillamente abbinato ai dolci oppure servito come aperitivo.
      Viaggiando verso il confine con il Friuli si incontra la DOC PIAVE, e si delinea la particolarità di zone pianeggianti attraversate dal corso dei fiumi, con terreni con molto scheletro, ciottolosi e drenanti, che facilitano la vitivinicoltura di qualità. Qui sono imperanti i vitigni bordolesi, principalmente CABERNET FRANC e MERLOT, ma è anche molto presente il VERDUZZO.



DOCG
BARDOLINO SUPERIORE
RECIOTO DI SOAVE
SOAVE SUPERIORE

DOC (database Ministero Politiche Agricole e Forestali)
ARCOLE
BAGNOLI DI SOPRA o BAGNOLI
BARDOLINO
BIANCO DI CUSTOZA
BREGANZE
COLLI BERICI
COLLI DI CONEGLIANO
COLLI EUGANEI
CONEGLIANO VALDOBBIADENE o CONEGLIANO o VALDOBBIADENE
GAMBELLARA
GARDA
LESSINI DURELLO
LISON PRAMAGGIORE
LUGANA
MONTELLO e COLLI ASOLANI
MERLARA
SAN MARTINO DELLA BATTAGLIA
SOAVE
VALDADIGE
VALPOLICELLA
PIAVE o VINI DEL PIAVE
VICENZA


WEBMASTER L.Romano     VINO IN RETE GLOSSARIO

8/3/2006 14.52